Cisl FP Vicenza. Non migliora la situazione alla Casa di Riposo ISACC di Bassano del Grappa

Della situazione alla Casa di Riposo (Ipab ISACC) di Bassano del Grappa e della difficile situazione venutasi a creare nella gestione, ne avevamo già dato dettagliato rendiconto su questo sito.
Siamo però costretti a parlarne ancora, visto che nonostante gli impegni presi in sede prefettizia, l'attuale Amministrazione circa la documentazione richiesta, su cui si era impegnata alla consegna, ha fornito dati parziali e non completi, cosi da mettere in difficoltà la verifica dei conteggi effettuati. Nonostante ciò, la Cisl Fp Vicenza ha costatato errori di calcolo importanti.

Appare chiaro, sin dalle prime battute, che la situazione interna ed il clima aziendale restano tesi innanzi ad una Direzione che non perde alcuna occasione per mettere in difficoltà i lavoratori, al punto che non stupisce che gli stessi scelgano di licenziarsi e cercare nuovi posti di lavoro.

Le criticità che denunciamo si sommano:
  • Calcolo erroneo dei recuperi a 7 ore che mandano in debito orario i lavoratori o obbligo di segnare pause bagno e idratazione, atteggiamenti padronali che ricordano le molto condizioni di lavoro di almeno 40 anni fa.
  • Lentezza nelle risposte su ferie permessi e procedure che riguardano richieste del personale circa la conciliazione Lavoro - Famiglia, tanto da creare serie difficoltà. Neppure le aspettative per assistenza di persone disabili (Legge 104) sono accettate in termini consoni, anche quando richieste con congruo anticipo e in continuità, così come da previsione normativa.
  • Pessima gestione dei carichi di lavoro (come ad esempio la situazione degli infermieri costretti a fare anche portinai o fisioterapisti, e l'elenco potrebbe continuare)
  • Non corretta applicazione di alcuni istituti contrattuali tra cui spiccano i tempi di vestizione e le pause.
  • Personale che non è stato messo in condizione di usufruire delle ferie accumulate (recupero fisico psichico ) nemmeno prima della pensione.
  • Indennità turno non corrisposte ad Oss ed ausiliari che lavorano le festività anche infrasettimanali.
Davanti a tutto ciò la Cisl FP Vicenza non può tacere o rimanere a guardare.

E tutto accade in un contesto nel quale il contagio Covid chiude le porte a tanti parenti ai quali si paventa, come se non bastasse, il velato avvertimento dell’Ente di un aumento delle rette, nonostante i lavoratori abbiano buste paghe molto inferiori a tutti i professionisti dello stesso settore della sanità e anche di molti lavoratori privati. E pensare che stiamo parlando di quella che, pochi anni fa, era considerata una delle migliori strutture del territorio.

Nei prossimi giorni valuteremo con grande serietà se riaprire la nostra protesta, coinvolgendo, se necessario, anche la Regione Veneto perché fermi questo scempio e cambi le cose all’interno di questa IPAB, nella tutela degli operatori e degli assistiti.

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