CISL FP Vicenza. Sanità privata: chiesta l'apertura del tavolo di trattativa per rinnovare il Contratto

Dopo che l'Aran ha fissato per il giorno 20 marzo l’apertura della trattativa per il rinnovo del Contratto della Sanità Pubblica triennio 2022/2024, ci è parso urgente far presente alle associazioni datoriali AIOP e ARIS, nonché al Ministro della Salute, Prof. Orazio Schillaci, e al Presidente della Conferenza Stato e Regioni, On. le Massimiliano Fedriga, che sono trascorsi ormai oltre 3 anni dall’ultimo rinnovo contrattuale per la Sanità privata dell'ottobre 2020.

Rinnovo, quello del 2020, arrivato tra l'altro dopo un blocco contrattuale durato oltre 14 anni, che ha messo a dura prova lavoratrici e lavoratori impegnati nella Sanità privata. Operatori che anche oggi stanno pesantemente pagando le conseguenze della crisi economica. "Una crisi", hanno scritto in una nota congiunta FP Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, "che ha contribuito a diminuire il potere di acquisto delle retribuzioni a causa dell’aumento vertiginoso dei tassi di inflazione che nel triennio hanno superato il 16%, impoverendo sempre di più il carrello della spesa familiare".


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Appare chiaro che, alla luce di tutto ciò, consideriamo non più rimandabile l’apertura della trattativa per il rinnovo contrattuale del CCNL del personale del comparto della sanità privata. Poiché è attraverso il contratto si deve e si può valorizzare l’attività svolta in questo delicato settore che, pur considerandosi "privato" assume, nelle logiche dell'assistenza sanitaria, tutte le caratteristiche di un servizio pubblico che, come tale, non può essere considerato inferiore alla sanità pubblica.

Per questo motivo, oltre a chiedere alle associazioni datoriali l’imminente apertura del tavolo negoziale per il rinnovo contrattuale, chiediamo al Ministro e al Presidente della Conferenza Stato Regioni di voler aprire un immediato e contestuale confronto nel quale chiediamo sia affrontato il tema dei salari dei dipendenti della sanità privata che hanno il diritto di vedersi riconosciuto a parità di lavoro svolto i medesimi salari che sono previsti per il personale della sanità pubblica, insieme ai quali contribuiscono a garantire quanto previsto dall’art 32 della Costituzione.

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