CISL FP Vicenza. INPS carenza del personale. Dalla forte azione sindacale anche un’interrogazione parlamentare



Sulla carenza di organici INPS del Veneto abbiamo a più riprese parlato in queste nostre news, così come delle azioni che la CISL FP Veneto in sincrono con le sue sedi territoriali ha messo in campo per portare allo scoperto il problema, non ultima la mobilitazione regionale del 5 aprile decisa con le altre Organizzazioni Sindacali coinvolte.

Tale intensa attività sindacale non è passata inosservata, rimarcata dalla preoccupazione manifestata dal comitato regionale INPS Veneto che nella seduta del 25 luglio ha espresso forte preoccupazione per la drammatica carenza del personale. È del 2 agosto, infatti, l’interrogazione alla Camera dei Deputati (Giacone, Andreuzza, Bisa, Bof, Pretto e Coin) al Ministro del lavoro e delle politiche sociali in cui si chiede di conoscere l’attuale situazione circa il forte impoverimento di personale e le ricadute oggettive sulle agenzie territoriali “con il rischio di impossibilità operativa ed evidente pregiudizio per le fasce più deboli dell’utenza”.

L’interrogazione pone l’accento, così come aveva già fatto la CISL FP Veneto a suo tempo, sul fatto che le recenti immissioni di personale avvenute tra aprile e giugno, non hanno tenuto in debito conto le imminenti uscite e che quindi non soddisferanno il necessario riequilibrio delle risorse. Nel corso del 2023, infatti, sono previste ulteriori uscite per pensionamenti e mobilità per circa 245 unità, tra l’altro fortemente professionalizzate.

Il 3 agosto il Ministro del lavoro e delle politiche sociali rispondeva all’interrogazione sottolineando l’aggiornamento del “Piano triennale dei fabbisogni di personale 2021-2023” in base al quale è stata approvata a febbraio la graduatoria finale del concorso pubblico di Consulente protezione sociale area C che assegna alla Direzione Regionale INPS del Veneto 346 persone.

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Lo stesso ministero appuntava inoltre che, a seguito della convocazione per la sottoscrizione del contratto dei primi 4.124 candidati in posizione utile di graduatoria, hanno preso servizio in Veneto 187 unità, cui si sono aggiunte 49 unità il 5 giugno. Va precisato che un primo rendiconto su tali numeri la CISL FP Veneto, in sincrono con le altre OO. SS., lo aveva già fatto (vedi post informativo sopra citato), in cui lamentava che di oltre 4 mila nuovi dipendenti in tutta Italia, circa 1.000 erano destinati solo a Roma, con criteri di ripartizione incomprensibili, oltre che poco trasparenti, per dislocare questo personale in tutte le sedi penalizzando fortemente alcune regioni, tra le quali il Veneto.

La risposta del Ministro all’interrogazione parlamentare rimarca che è intenzione di scorrere ulteriormente la graduatoria autorizzando ulteriori assunzioni da destinare alle sedi ancora carenti, tra le quali è presente anche il Veneto.

Nel riferire tutto ciò per necessario dovere di cronaca ed informazione ai nostri iscritti, alle lavoratrici ed ai lavoratori INSP del Veneto su una vertenza che riteniamo importantissima anche per i cittadini, la CISL FP Vicenza ribadisce il proprio impegno e il proprio ruolo di attento e vigile interlocutore della situazione in atto e della futura evoluzione.

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