CISL FP Vicenza. I delegati vicentini in piazza a Milano per una nuova stagione del lavoro e dei diritti

Con quella di sabato scorso sono già due le giornate di mobilitazione sul territorio nazionale indette unitariamente da CGIL, CISL e UIL per una nuova stagione del lavoro e dei diritti. L'ultima giornata sarà il 20 maggio a Napoli.

C'eravamo anche noi della CISL FP Vicenza in piazza, con le nostre bandiere i nostri striscioni.  “Senza il coinvolgimento delle parti sociali, senza l’apporto responsabile del sindacato confederale, delle sue categorie non si va da nessuna parte. Le soluzioni stabili, eque, richiedono condivisione e corresponsabilità”. E’ quanto ha sottolineato la segretaria confederale organizzativa della Cisl, Daniela Fumarola intervenuta all’Arco della Pace alla manifestazione sindacale di Milano in sostituzione del leader Cisl, Luigi Sbarra assente per motivi di salute.

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“Noi non siamo qui per compromessi al ribasso. Su questo siamo e saremo intransigenti, forti della nostra rappresentanza e della capacità di affondare le mani nei problemi reali del lavoro e delle famiglie. Siamo qui senza pregiudiziali ideologiche, senza indietreggiare di un passo, rispetto alla necessità di avere risposte concrete e immediate", ha aggiunto la sindacalista della Cisl, "l’azione sul cuneo fiscale interamente a favore dei lavoratori va nella direzione giusta. Ma non basta. Il sostegno alle fasce medie e popolari, va rafforzato, reso strutturale e collegato a una riforma complessiva del fisco, che sia autenticamente redistributiva. E non si dica che mancano le risorse. Se c’è la volontà politica i soldi si trovano. Li si cerchino nelle rendite finanziarie, negli extra profitti. Si chieda un contributo di solidarietà alle multinazionali energetiche, della logistica, della farmaceutica, delle banche”.

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Importante la nostra partecipazione attiva alle manifestazione a favore delle lavoratrici e dei lavoratori che sosteniamo ogni giorno con la nostra attività, per rivendicare nei confronti del Governo e del Sistema delle Imprese, un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali, oltre a concreti risultati in materia di:
  • Tutela dei redditi dall’inflazione ed aumento del valore reale delle pensioni e dei salari, rinnovo dei contratti nazionali dei settori pubblici e privati;
  • Riforma del fisco, con una forte riduzione del carico su lavoro e pensioni, maggiore tassazione degli extraprofitti e delle rendite finanziarie;
  • Potenziamento occupazionale e incremento dei finanziamenti al sistema sociosanitario
  • pubblico per garantire il diritto universale alla salute e al sistema di istruzione e formazione, maggiore sostegno alla non autosufficienza;
  • Un mercato del lavoro inclusivo per dire no alla precarietà, orientato e garantito da investimenti, da un sistema di formazione permanente, da politiche attive, e da ammortizzatori sociali funzionali alla transizione;
  • Basta morti e infortuni sul lavoro, contrasto alle malattie professionali. Occorre ridare valore al lavoro, eliminare i subappalti a cascata e incontrollati, e portare avanti una lotta senza quartiere alle mafie e al caporalato;
  • Riforma del sistema previdenziale;
  • Politiche industriali e d’investimento condivise con il mondo del lavoro per negoziare una transizione ambientale sostenibile, sociale e digitale, realizzando un nuovo modello di sviluppo con particolare attenzione al Mezzogiorno e puntando alla piena occupazione.
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