CISL FP Vicenza. Gravissime le modifiche sui rendimenti dei dipendenti della PA. Intervenire subito

"Gravissime le modifiche sui rendimenti dei dipendenti della PA. Intervenire subito". Le parole sono quelle di Maurizio Petriccioli, Segretario nazionale CISL FP che ha proseguito affermando che è “una scelta gravissima quella di modificare, nella legge finanziaria, il rendimento della quota retributiva, la cosiddetta quota A, delle pensioni liquidate dal 2024 in poi per i lavoratori appartenenti alle gestioni pensionistiche della Cassa pensione dipendenti enti locali (CPDEL), della Cassa pensioni ufficiali giudiziari (CPUG) e della Cassa Pensioni Sanitari che hanno iniziato a lavorare prima del 31/12/1995 e che posseggono un’anzianità contributiva inferiore a 15 anni prima di tale data”.

Consideriamo questo provvedimento sbagliato perché cambiando le regole per il calcolo della quota retributiva della pensione, nonché per il riscatto della laurea, sono colpiti e penalizzati i dipendenti degli enti locali, gli Ufficiali giudiziari, i dipendenti delle aziende sanitarie, delle aziende ospedaliere del Servizio sanitario nazionale e delle aziende pubbliche dei servizi alla persona”.

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In una nota, prontamente diffusa sin dalle prime ore in cui prendeva corpo il provvedimento volto a penalizzare il pubblico impiego, Maurizio Petriccioli ha proseguito denunciando che tale scelta "rischia di generare effetti perversi e negativi anche per le casse dell’INPS, visto che sono ancora in corso di pagamento molte ricongiunzioni di contributi precedenti il periodo Inpdap e il rischio è che, se cambiano le regole di rendimento, gli interessati smettano di pagare gli importi dovuti per ricongiungere i contributi di gestioni previdenziali diverse.

Non solo, il rischio che denunciamo è quello di una fuga dal lavoro pubblico che sta avvenendo in queste settimane e che le direzioni generali degli Enti vogliono “tamponare” facendo leva sui tempi di preavviso, a danno dei lavoratori”.

La CISL FP ritiene questa proposta ingiustificata ed odiosa, tenendo presente che colpisce quelle persone che si stanno occupando oggi della “messa a terra” del PNRR con l’obiettivo di cambiare l’Italia. Chiediamo al Governo Meloni l’immediato ritiro del provvedimento, in mancanza del quale ci attiveremo in tutti i luoghi di lavoro per rendere conto alle lavoratrici e ai lavoratori di cosa l’esecutivo ha prospettato a danno di milioni di persone.

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